Post Covid

Mims: nel primo trimestre 2022 riparte la mobilità, soffre ancora il tpl

Mims: nel primo trimestre 2022 riparte la mobilità, soffre ancora il tpl

Pubblicato sul sito del Mims il rapporto dell’osservatorio della struttura tecnica del ministero sulla mobilità nel primo trimestre 2022. Il Tpl recupera ma è ancora in sofferenza rispetto al 2019.

Nel primo trimestre 2022 si è registrata una forte crescita dei flussi per tutte le modalità di trasporto rispetto all’analogo periodo del 2021 , con aumenti per i vari comparti compresi tra il 7% per i veicoli pesanti in autostrada e il 401% per il trasporto aereo passeggeri. Rispetto al 2019, invece, le tendenze appaiono variegate, con il traffico passeggeri su strada e su ferro ancora in calo e il traffico stradale di veicoli pesanti che si conferma stabilmente superiore ai livelli pre-pandemici.

Questi, in estrema sintesi, i principali dati sugli impatti che la diffusione del Covid-19, le politiche di regolamentazione della mobilità e la campagna vaccinale hanno prodotto sulla domanda di trasporto di passeggeri e merci, nonché sulla sua ripartizione modale, contenuti nel Report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità predisposto dalla Struttura Tecnica di Missione (STM) del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), pubblicato ieri sul sito del ministero. Le analisi – basate sui dati messi a disposizione dagli operatori multimodali nazionali, dalle Direzioni Generali del MIMS e da quelli contenuti nei database open source dei principali player nazionali e internazionali della mobilità – consentono di monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica, anche per pianificare in modo sempre più efficace gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto.

In particolare- si legge nella nota- , nei primi mesi del 2022 il traffico passeggeri stradale e, soprattutto, ferroviario è ancora nettamente inferiore a quello pre-pandemico (rilevato nello stesso periodo del 2019), con variazioni comprese tra il -7% per quello registrato sulla rete ANAS e il -43% per quello dei servizi ferroviari ad Alta Velocità (AV). Ma, mentre per il trasporto stradale (rete ANAS e autostrade) si nota a marzo una variazione tendenziale (calcolata cioè rispetto a un anno prima) inferiore di due punti rispetto a quella di dicembre 2021  – circostanza spiegata in parte dall’aumento dei contagi, in parte dalla stagionalità che differenzia la mobilità di dicembre da quella di marzo – per il trasporto ferroviario si rileva una tendenza opposta, con variazioni tendenziali che aumentano di 6 punti per i servizi AV e di 8 punti per quelli Intercity. Per il traffico merci stradale, nel primo trimestre di quest’anno si conferma la tendenza all’aumento degli spostamenti, ormai stabilmente superiori a quelli del 2019 (+2% sulla rete autostradale e +5% su quella ANAS).

Nel trasporto pubblico locale la domanda di mobilità dei passeggeri nel primo trimestre 2022 è risultata ancora inferiore di oltre il 20% (di oltre il 30% nel solo trasporto ferroviario regionale) rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche per il traffico aereo si rileva una riduzione di quasi il 40% dei traffici passeggeri, ma un aumento del 5% per le merci. Infine, il traffico marittimo sui traghetti, nei primi due mesi dell’anno, è in linea con quello del 2019, mentre le crociere registrano ancora un ampio calo (-75%).

A marzo 2022, la variazione tendenziale del trasporto pubblico locale recupera 7 punti percentuali (10 punti per quello su ferro) rispetto a quella calcolata a dicembre 2021, mentre per il traffico aereo passeggeri il recupero è pari a cinque punti percentuali (-2 punti percentuali per quello merci). Per il trasporto marittimo, sia per i traghetti che per le crociere, le variazioni tendenziali registrate a febbraio 2022 sono inferiori di circa cinque punti percentuali rispetto a quelle rilevate a dicembre 2021.

Infine, le principali tendenze della mobilità nelle città che emergono dall’analisi di database open source mostrano come, a marzo 2022, rispetto al periodo pre-pandemico, la permanenza nei dintorni dei luoghi di residenza sia aumentata del 4% (valore analogo a quello di dicembre 2021), gli spostamenti per acquisti di prima necessità (negozi di alimentari, mercati, farmacie e parafarmacie) siano aumentati del 12% (- 9 punti percentuali rispetto a dicembre 2021), quelli verso altri luoghi (piazze, parchi, giardini pubblici spiagge, porti turistici) siano aumentati del 16% (+8% a dicembre 2021), a fronte di riduzioni del 15% degli spostamenti  verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema (-8% a dicembre 2021) e del 9% per quelli verso i luoghi di lavoro (-20% a dicembre 2021).

Nel I^ trimestre dell’anno si osserva infine una accresciuta attitudine degli utenti alla consultazione di applicazioni di infomobilità. Le interrogazioni alle app di mobilità sui cellulari sono aumentate fino al 300% rispetto al periodo pre-pandemico. Questa circostanza fa emergere la potenzialità a sfruttare le nuove tecnologie per promuovere la cultura della mobilità sostenibile.

Qui la versione integrale del rapporto

(fonte:mit.gov.it)

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