Dati alla mano l´associazione del trasporto locale rileva quattro scioperi a settimana Un bollettino d´agitazioni dai toni decisamente accesi. A rilevarlo è Asstra, l´associazione del trasporto locale, che conteggia il
Dati alla mano l´associazione del trasporto locale rileva quattro scioperi a settimana
Un bollettino d´agitazioni dai toni decisamente accesi. A rilevarlo è Asstra, l´associazione del trasporto locale, che conteggia il numero di scioperi rilevati nel 2002 e sottolinea come soltanto le agitazioni sindacali nel trasporto locale ammontino a 207 su 235 annunciate.
Nella hit delle realtà più agguerrite troviamo i sindacati campani che hanno archiviato 75 scioperi, dichiarandone ben 132 in un arco temporale che va dal 2000 al 2002.
Dal tabellino delle agitazioni locali possiamo estrappolare dati quali i 70 proclami di sciopero dichiarati da Lombardia nell´ultimo triennio, 41 dei quali messi a segno.
Per proseguire con l´Emilia che he ha messi a segno 50, poco più di 20 in Piemonte, 50 tondi in Veneto, 39 sul territorio laziale.
I dati sono emersi durante la tavola rotonda organizzato da ASSTRA sul diritto di sciopero nel Tpl e diritto alla mobilità, tenutasi nei locali del CNEL.
Asstra ha posto a confronto il 2001, con un bagaglio di scioperi effettuati pari a 149 contro i 281 ipotizzati, e il 2002 che ha segnato 325 dichiarazioni di sciopero contro le 207 messe a segno. Per chiudere il confronto vi segnaliamo anche i dati del 2000 che hanno visto mettere in pratica 200 rivendicazioni su 333 ipotizzate.
In fatto di sciopero nazionale del trasporto locale il conteggio rileva 46 agitazioni previste di cui 28 messe a segno concretamente.
Il presidente di Asstra, Enrico Mingardi, ha dichiarato come in troppe circostanze gli scioperi dichiarati risultino imcomprensibili ´dobbiamo applicare le regole che ci sono per evitare che a pagare siano sempre gli utenti´.
La preoccupazione espressa coinvolge quindi in prima battuta gli utenti del servizio.
L´appuntamento organizzato nei locali del CNEL ha tentato di circumnavigare le problematiche legate agli scioperi partendo dal presupposto costituzionale che riconosce la mobilità come diritto della persona e del cittadino il diritto alla mobilità ´diritto peraltro funzionale al godimento di altri diritti fondamentali (lavoro, salute, cultura)´. Da un lato i diritti dei cittadini dall´altro il riconoscimento del diritto fondamentale del lavoratore a scioperare in mezzo la ricerca di un delicato equilibrio che compendi la salvaguardia di entrambe le parti.
Conteggiando gli scioperi Mingardi richiede alle organizzazioni sindacali che sia fatta chiarezza sulle motivazioni delle agitazioni.
I contratti ormai scaduti non sembrano essere il motivo scatenante, anche di fronte ad un ritardo nel rinnovo di 15 mesi.
Il confronto emerge netto con il periodo precedente. I dati del 2000 sembrano dirla lunga ´una volta firmato il contratto non è vero che non sono stati più proclamati scioperi´
Manuela Michelini – clickmobility.it