Firenze. Norma regionale per l´affidamento e la gestione dei servizi di Tpl: la Giunta vara proposta di legge sui servizi pubblici locali a rilevanza industriale

Firenze. Norma regionale per l´affidamento e la gestione dei servizi di Tpl: la Giunta vara proposta di legge sui servizi pubblici locali a rilevanza industriale

Tariffe certe e standard di qualità con la legge sui servizi pubbliciDisciplineranno trasporti, acqua, rifiuti, gas, energia elettrica Nuova normativa per i servizi pubblici. Approvata dalla giunta nella  riunione del

Tariffe certe e standard di qualità con la legge sui servizi pubblici
Disciplineranno trasporti, acqua, rifiuti, gas, energia elettrica

Nuova normativa per i servizi pubblici.
Approvata dalla giunta nella  riunione del 22 ottobre  su iniziativa dell´assessore all´ambiente Tommaso Franci, la nuova normativa definisce forme e procedure di affidamento e di gestione dei servizi di trasporto pubblico locale, di gestione dei rifiuti urbani, di distribuzione del gas e dell´energia elettrica, nonché del servizio idrico integrato.
Le ´Norme sui servizi pubblici locali a rilevanza industriale´ sono una vera  innovazione e puntano concretamente

  • a standard di qualità e tariffe determinate con chiarezza, grazie a criteri e procedure trasparenti;
  • a carte dei servizi che, tra le altre cose, dovranno prevedere monitoraggi periodici sulla qualità dei servizi erogati e sulla qualità percepita dagli utenti, ma anche le procedure per gli inoltri dei reclami, le richieste di rimborso, gli indennizzi per gli eventuali disservizi;
  • all´istituzione di uffici aziendali per le relazioni con il pubblico;
  • all´organizzazione di consulte  di cui faranno parte membri designati dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni imprenditoriali, dei consumatori ed ambientaliste.

´Una legge – spiega il presidente della Regione Toscana Claudio Martini – che fissa alcuni principi rigorosi, come l´inalienabilità della proprietà pubblica delle reti, degli impianti e degli altri beni indispensabili all´espletamento dei servizi, ma anche la necessità di sostenere lo sviluppo di un sistema concorrenziale che possa offrire al cittadino servizi più efficienti e di qualità migliore. Tra una privatizzazione senza regole e il mantenimento delle vecchie gestioni abbiamo scelto un´altra strada, quella che lascia alla pubblica amministrazione tutte le funzioni di programmazione, amministrazione e controllo, per affidare l´erogazione dei servizi a soggetti di natura imprenditoriale, in grado di assumersi il relativo rischio di impresa. E questo, incrementando notevolmente le possibilità di partecipazione e tutela dei consumatori´.

In particolare, per quanto riguarda il servizio idrico, uno dei capisaldi della legge è il riconoscimento dell´acqua come ´bene comune essenziale alla vita´, da tutelare con la massima attenzione e con la cultura del risparmio delle risorse, al fine di garantire il funzionamento degli ecosistemi e l´accesso generalizzato per il consumo umano: un principio che si concretizza nell´obbligo di presenza pubblica non inferiore al 51 per cento nelle società di gestione. E´ per questo che per l´acqua viene scartata la possibilità di scegliere il gestore tramite ´gare di evidenza pubblica´, la strada indicata in via generale per l´affidamento dei servizi.

Tra gli altri punti previsti nei 24 articoli del testo:

  • l´introduzione di criteri di sostenibilità per il consumo delle risorse naturali necessarie per la produzione di servizi, con l´obbligo della certificazione ambientale;
  • la competenza esclusiva degli Ato (Ambiti territoriali ottimali), qualora previsti dalle normative, in relazione all´affidamento delle gestioni;
  • l´individuazione dei contenuti obbligatori dei contratti di servizio con cui i gestori, a fronte degli introiti delle tariffe, dovranno impegnarsi a precisi standard quantitativi, qualitativi ed ambientali;
  • la tutela del personale dipendente, anche in caso di subentro di impresa; l´istituzione da parte del governo regionale di uno specifico Osservatorio dei servizi pubblici locali a rilevanza economica;
  • vari strumenti per superare la frammentazione delle gestione e favorire il processo di aggregazione delle piccole e medie imprese.

´Con questa proposta di legge – spiega l´assessore Franci – il governo regionale ha individuato tutti gli strumenti essenziali per completare il processo di riforma ormai largamente avviato nel settore dei servizi pubblici locali dalla Regione Toscana, in largo anticipo rispetto ad altre regioni italiane, ponendo le condizioni per l´erogazione di servizi sempre migliori´.

La giunta intende proseguire il confronto con tutte le realtà sociali, culturali ed economiche su tutte le tematiche legate all´affidamento e alla gestione dei servizi pubblici.

Il quadro toscano dei servizi pubblici

Manuela Michelini – clickmobility.it

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