Il quadro toscano dei servizi pubblici

La nuova normativa  metterà ordine in una realtà frammentata e disomogenea relativa alle attuali gestioni dei servizi pubblici oggetto della proposta di legge regionale Trasporto localeIl sistema del trasporto pubblico

La nuova normativa  metterà ordine in una realtà frammentata e disomogenea relativa alle attuali gestioni dei servizi pubblici oggetto della proposta di legge regionale

Trasporto locale
Il sistema del trasporto pubblico locale è prossimo ad una svolta con l´imminente definizione dei bandi per le linee urbane ed extraurbane della regione. Lunedì prossimo, infatti, Regione e Province si incontreranno per un confronto finale sulle gare che avranno per oggetto circa 116 milioni di chilometri percorsi ogni anno da circa 3 mila autobus. Gli assegnatari saranno pochissimi: attualmente i contratti di servizio, assegnati linea per linea, sono 173. I futuri bandi, invece, avranno un´estensione provinciale.

Servizio idrico integrato
Da anni la Toscana è suddivisa in sei Ambiti territoriali ottimali, cinque dei quali dispongono già di un gestore unico di ambito, mentre per il sesto (Toscana Nord) è già avviata la procedura per la selezione del partner privato. I cinque gestori di ambito – tutte spa – sono Nuove Acque per l´Alto Valdarno (300 mila abitanti serviti), Publiacqua per il Medio Valdarno (un milione e 200 mila abitanti), Acque spa per il Basso Valdarno (770 mila), Asa spa per Toscana Costa (356 mila) Fiora spa per l´Ombrone (352 mila). I rapporti contrattuali tra gestori e Autorità di Ambito prevedono concessioni che per legge hanno una durata massima di 30 anni (in realtà variano tra i 20 e i 25 anni). Nell´ambito Toscana Nord operano ancora alcuni gestori pubblici, mentre il comune di Massa ha affidato uil servizio ad un privato.
Il sistema acquedottistico, ricordiamo, serve ormai oltre il 90 per cento della popolazione regionale, mentre la copertura del servizio fognario risulta inferiore (circa l´80 per cento). Quanto alla depurazione, non tenendo conto dell´agricoltura, a fronte di una necessità di  9,8 milioni di abitanti equivalenti, la capacità attuale è pari a 8,9 milioni.

Gas
La gestione del gas metano in Toscana è divisa tra operatori pubblici (aziende dei comuni) e operatori privati. In base al decreto letta tutti i gestori pubblici si sono trasformati in spa; Dal primo gennaio 2003 la vendita è libera: nessun gestore esistente, quindi, avrà più diritti esclusivi e dovrà competere con tutti gli altri. Le aziende di proprietà pubblica – con un numero di abitanti serviti per ciascuna dai 421 mila di Consiag ai 16 mila di Sermas – coprono circa il 50 per cento della popolazione toscana. Si tratta di Consiag (Prato e area fiorentina), Asa (Livorno e costa), Ages (Pisa), Publienergia (Pistoia, Empoli), Intesa (Siena, Grosseto), Gesam (Lucca), Sea (Viareggio), Gea (Grosseto), Amag (Agliana, Quarrata, Montale), Sermas (Massarosa), Coingas (Arezzo). Le aziende private sono Fiorentina Gas (Firenze, area fiorentina, Val di Nievole, Garfagnana), Italgas (Piombino, costa meridionale), Camuzzi (Pontedera, Massa).

Rifiuti urbani
L´80 per cento dei toscani è servito da aziende pubbliche. Gli operatori privati detengono contratti di appalto del servizio di raccolta e spazzamento in alcuni comuni. Negli ultimi anni le società pubbliche hanno ceduto pacchetti azionari ad aziende private (Sistema Ambiente, Aer), mentre altre società sono nate con la presenza di soci privati (Sienambiente, Rea, Geofo, Safi). La normativa regionale prevede la costituzione di comunità di Ambito con l´affidamento del servizio ad uno o più gestori. Ad oggi però solo la comunità di Ambito di Siena ha provveduto all´affidamento per una durata di 20 anni. Gli altri gestori operano nel quadro di affidamenti delle amministrazioni comunali. In tutto sono 25, con quote di abitanti serviti che vanno dai 500 mila del Quadrifoglio alle 30 mila di Severa, in Garfagnana.

Energia
A seguito delle direttive dell´Unione europea in Italia ha preso avvio il processo di liberalizzazione della fornitura del servizio. La proposta di legge approvata dalla giunta non prevede comunque disposizioni per questo settore. I suoi principi generali saranno sviluppati nell´ambito di uno specifico intervento normativo, con una legge di riordino complessivo

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