Le aziende di trasporto pubblico paventano il possibile abbandono dei contratti siglati con le Province. Aperta istruttoria di verifica dei costi”Negli anni 2005 e 2006 l'aumento dei costi per il solo carburante è di 15 milioni di euro non previsti, siamo pronti ad una scelta drastica” sottolinea De Girolamo di CISPEL Asstra
Tpl al tappeto. La crisi è da tempo nelL'aria ma il grido d'allarme lanciato i giorni scorsi dalle aziende di trasporto pubbliche e private di tutta la Toscana è apparso molto grave. Il rischio paventato dai presidenti delle aziende pubbliche, rappresentate da Cispel ASSTRA Toscana e da quelle private, appartenenti ad ANAV Toscana, è quello della rescissione dei contratti siglati tra aziende e province per lo svolgimento del servizio di trasporto.
"Abbiamo aperto – hanno spiegato i presidenti delle aziende di trasporto – la fase istruttoria di verifica dei costi del servizio insieme con le Province ed è evidente che in mancanza di esiti congrui dovrà necessariamente essere valutata anche L'ipotesi di una rescissione contrattuale per sopraggiunta onerosità".
"Il trasporto pubblico locale versa da tempo in una situazione di forte difficoltà determinata principalmente dalla cronica carenza di politiche nazionali capaci di dare risposte positive e strutturali al sistema – hanno spiegato Massimo Roncucci, coordinatore regionale di Cispel ASSTRA e Franco Lazzi, presidente di ANAV Toscana. – Negli ultimi tempi si è aggiunta una variabile imprevista, quella dei costi di esercizio che sono aumentati più di quanto si potesse ipotizzare: è infatti arumentato il costo del carburante di circa il 20% in un anno e un provvedimento governativo ha scaricato gli oneri dL'Inps alle imprese per il trattamento di malattia dei dipendenti".
Roncucci, rappresentante toscano della Federazione nazionale di categoria ASSTRA ha espresso soddisfazione per un piccolo segno di riconoscimento dello stato di crisi da parte del Governo nazionale "dopo mesi di lavoro soltanto giovedì sera è stato approvato in prima lettura della Finanziaria un emendamento da noi suggerito, che dovrebbe portare alle casse delle nostre aziende un po' di risorse per coprire almeno in parte gli oneri derivanti dalle modifiche del trattamento di malattia della categoria. E' solo una piccola boccata d'ossigeno, L'ennesimo provvedimento tampone che dimostra ancora una volta come manchi una politica strutturale di sostegno al nostro settore."
"La variabile imprevista dei costi di esercizio in Ataf ha avuto nelL'ultimo anno effetti molto rilevanti – dichiara Elisabetta Tesi, presidente di ATAF SpA. – Il trattamento di malattia, non più coperto dL'Inps ma quasi del tutto dalle aziende di trasporto, ha inciso nelle nostre casse per 1,4 milioni di euro. A ciò si deve poi aggiungere: il super-bonus, grazie al quale chi sceglie di non andare in pensione prende un incentivo, che ha portato una spesa aggiuntiva di 550mila euro. Infine, per quanto riguarda L'aumento delle materie prime da trazione in genere, Ataf ha speso quest'anno quasi 900mila euro in più rispetto allo scorso anno per il solo gasolio e metano. Sono cifre che si commentano da sole, e davanti alle quali la situazione non può rimanere inalterata".
In Toscana già al momento delle gare di appalto dei servizi il quadro si presentava per le aziende molto difficile a causa della sostanziale non remuneratività dei prezzi a base d'asta, nonostante il positivo percorso di recupero di produttività e di efficienza che, seppur in misura diversa, tutte le imprese avevano già fatto negli anni precedenti.(*) Italia 10,0 Europa (UE 15) 7,0
(#) elettrici, metano
"Già oggi lo stato di sofferenza è molto accentuato in alcune realtà – hanno proseguito Lazzi e Roncucci – ma è da ritenere che a breve si estenderà a tutto il territorio toscano, con il concreto rischio di fallimento per le imprese, atteso che sono tutte società di capitali".
"Certamente un ruolo importante deve essere svolto dal Governo – hanno sottolineato i presidenti delle aziende di trasporto – ma anche Regioni e Enti Locali dovranno, per le loro competenze primarie in materia, farsi carico del problema".
La Toscana è la prima regione in Italia ad aver affidato il servizio di trasporto tramite gara e questo però ha reso più stringenti le responsabilità esponendo tutto il sistema a maggiori rischi rispetto a gran parte del resto d'Italia, in ritardo nelL'attuazione della riforma del trasporto pubblico locale prevista dal Decreto Burlando.
"La domanda di trasporto pubblico oggi appare in crescita e quindi chiediamo a Regione ed Enti Locali di attivare un tavolo urgente di confronto. Nei giorni scorsi – hanno annunciato Roncucci e Lazzi – abbiamo infatti inviato una lettera alla Regione Toscana per sottoporre L'attenzione del Governo regionale il grave stato di crisi del settore".
Manuela Michelini – clickmobility.it