Meno costoso viaggiare su treni e bus regionali

BARI. CALANO DEL 10% GLI ABBONAMENTI PER I SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO

BARI. CALANO DEL 10% GLI ABBONAMENTI PER I SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO

Ieri la Regione ha presentato la campagna di comunicazione  “Guarda come si è ridotto l’abbonamento” “Una delle condizioni essenziali per lo sviluppo della nostra Regione, consiste nel potenziamento dei trasporti pubblici, che rappresentano un volano decisivo per il rilancio dell’economia” spiegano Vendola e Loizzo

La Puglia punta al potenziamento dei trasporti pubblici.
A confermarlo, ieri, la presentazione della campagna di comunicazione per gli sconti sugli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico.

Con il primo gennaio infatti calano del 10% tutti gli abbonamenti, utili per viaggiare su treni e  bus regionali.

“Guarda come si è ridotto l’abbonamento” è il claim della campagna, che mostra anche una moneta di euro “ridotta” sulle locandine (che saranno affisse sulle vetrine di ogni punto vendita di biglietti e abbonamenti), manifesti e volantini distribuiti su bus e treni.

“Una delle condizioni essenziali per lo sviluppo della nostra Regione, consiste nel potenziamento dei trasporti pubblici, che rappresentano un volano decisivo sia per il rilancio dell’economia, che per il rispetto dell’ambiente e per la stessa qualità della vita nei nostri centri urbani – hanno spiegato il presidente della Regione Nichi Vendola e l’assessore ai trasporti Mario Loizzo -".

Ma anche gli aspetti sociali legati ai costi del trasporto vanno ugualmente considerati "Ed è per questo che il governo regionale ha deciso di investire considerevoli risorse, per la tutela del reddito delle famiglie e per il diritto allo studio, avviando nel contempo una politica di effettivo rilancio dei trasporti in Puglia sia sul versante delle infrastrutture che su quello della integrazione. Per queste ragioni, la decisione di abbattere del 10% le tariffe degli abbonamenti dei treni regionali e degli autobus extraurbani (trasporto pubblico regionale), per circa un milione di pendolari e studenti, ci è parso il modo più concreto per motivare l’utenza all’uso dei mezzi pubblici e per dimostrare, anche in questo settore, l’effettiva coerenza tra le cose che si promettono e le cose che si realizzano”.  

Per Vendola inoltre “l’entità del taglio alle tariffe è una parte del mosaico del diritto allo studio, che è composto dai costi dei libri, dei trasporti, delle variabili e dalle opzioni che ogni famiglia monoreddito conosce sulla propria pelle in questi anni in cui sono state ridotte tutte le spese che non potevano essere in alcun modo compresse. Si tratta di una minima integrazione al reddito in una Regione dove i vincitori di borse di studio non potevano riscuoterle per mancanza di fondi. E si inserisce in una trama di azioni che porterà quindi a una protezione non retorica delle famiglie”.

Per Loizzo infine “Il provvedimento sana un’ingiustizia, quella varata dalla precedente giunta che ci lasciò in eredità un aumento delle tariffe che scattava proprio all’indomani delle elezioni. E’ un’iniziativa che cerca di affrontare il carovita proprio quando arrivano le notizie relative agli aumenti delle tariffe e dei costi a livello nazionale e ha tre obiettivi: il sostegno alle famiglie, il sostegno al diritto allo studio e l’incentivo per tutti a lasciare l’auto per usare il mezzo pubblico. Le locandine informeranno e aiuteranno nella scelta”.
Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon