Lo stop deciso per una serie di motivazioni fra cui il rinnovo del contratto, le clausole sociali, il piano d'impresa finalizzato allo sviluppo e contro la liberalizzazione senza regole
Le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast ferrovie, Ugl e Orsa Ferrovie hanno confer mato lo sciopero nazionale di 24 ore dalle ore 21.00 del 21 giugno alle ore 21.00 del 22 giugno 2007. Lo stop è stato deciso, spiegano i sindacati in una nota "per il rinnovo del contratto, con regole comuni per tutte le aziende del settore, per le clausole sociali, il piano d'impresa finalizzato allo sviluppo, una politica dei trasporti che incentivi il trasporto ferroviario; la salvaguardia del potere d'acquisto degli sti pendi e contro la liberalizzazione senza regole, il ridimensionamento di Fs e L'attacco ai livelli occupazionali e al reddito dei ferrovieri e dei lavoratori delL'indotto".
Queste le modalità di sciopero: addetti alla circolazione treni dalle ore 21.00 del 21 alle ore 21.00 del 22 giugno, addetti agli uffici ed impianti fissi intera prestazione lavorativa. Inoltre il venerdì alle 10.00 a Roma in Piazza della Croce rossa si terrà una manifestazione di protesta.
"L’andamento del confronto con il Governo sul futuro delle ferrovie non ha dato alcun esito positivo – rimarcano i sindacati -.
Gli interventi che a livello governativo si stanno ipotizzando per le ferrovie sotto la voce “liberalizzazione del trasporto ferroviario” rischiano, se attuati così come sono stati concepiti, di portare all’effettivo smembramento dell’attuale sistema ferroviario. Infatti le tratte commerciali appetibili (Milano-Napoli e Torino-Milano-Venezia) sarebbero effettuate da più operatori in concorrenza con Trenitalia, con una quota assegnata alle nuove aziende. Per quanto riguarda le tratte non redditizie del servizio universale, per le quali si prevede una gara, con compensazione pubblica, non c’è alcuna ga- ranzia di mantenimento degli attuali livelli di servizio.
Sul fronte aziendale non si registrano passi in avanti e le criticità della quotidianità (carenze di perso- nale, violazione dei diritti contrattuali, ecc.) continuano a creare disagi fra i ferrovieri.
Le richieste dei lavoratori ancora una volta restano disattese e le richieste contenute nella piattaforma sindacale non hanno ottenuto risposta".
"Il Piano d’Impresa di FS reso noto al sindacato non evidenzia le ricadute sui livelli occupazionali e nemmeno le azioni sul personale che i vertici aziendali intendono attuare nei prossimi mesi – si legge nella nota diffusa dalle segreterie nazionali -.
Tutto è aggravato dalla gestione unilaterale delle relazioni sindacali in FS, dal permanere dei problemi evidenziati con la precedente dichiarazione di sciopero e da nuovi segnali diridimensionamento dei livel li di produzione come, ad esempio, la scelta di uscire dal segmento notte cedendo i servizi, a partire dal prossimo orario, alle ferrovie tedesche ed a quelle austriache".
"Anche sul versante manutentivo permangono le difficoltà che reiteratamente abbiamo denunciato per cui la qualità del servizio continua ad essere a livelli non accettabili fino al punto da creare anche riper- cussioni sulla regolarità della circolazione – proseguono i sindacati -.
La quantità di attività assegnate ad imprese esterne al Gruppo FS continua ad essere elevatissima e non sono noti programmi per mettere i ferrovieri nelle condizioni di gestire la manutenzione delle nuo- ve tecnologie che si stanno attivando".
"Nel settore degli appalti di pulizia continua lo stato di crisi a seguito dei tagli operati da FS e dagli at- teggiamenti delle imprese che continuano a scaricare sul lavoro le inefficienze del sistema che rimane su standards di qualità assolutamente insufficienti".M. Gio M. – clickmobility.it