Per proclamre uno sciopero nei trasporti occorrerà una rappresentatività di almeno il 50% del totale dei lavoratori

Roma. Il Cdm ha varato ddl delega di riforma degli scioperi nel settore dei trasporti. Ora L'esame al Parlamento

Roma. Il Cdm ha varato ddl delega di riforma degli scioperi nel settore dei trasporti. Ora L'esame al Parlamento

Come spiega il ministro Sacconi il provvedimento prevede che la revoca degli scioperi nei trasporti “dovrà essere comunicata in congruo anticipo” per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini

Il ddl delega di riforma degli sciopero nel settore dei trasporti ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri venerdì scorso.
Ora tocca al Parlamento L'esame più approfondito.

Entrando nel merito il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha sottolineato che per proclamre uno sciopero nei trasporti occorrerà una rappresentatività di almeno il 50% del totale dei lavoratori.

Se tale quota non dovesse essere raggiunta si potrà ricorrere ad un referendum con una rappresentatività del 20% e si dovrà registrare nel referendum un consenso di almeno il 30% dei lavoratori.

Come spiega il ministro Sacconi il provvedimento prevede che la revoca degli scioperi nei trasporti "dovrà essere comunicata in congruo anticipo" per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini.

Il ddl prevede anche la possibilità dello "sciopero virtuale" che "sarà regolato dalla contrattazione".
In merito a questo tipo di sciopero "potrà essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario" – ha detto Sacconi -. In questo caso, deve esserci un danno anche per la controparte, più che proporzionato alla rinuncia dei lavoratori".
L'astensione virtuale dal lavoro "per esempio si potrà fare con una fascia al braccio" ed anche L' "adesione individuale é rinviata alla contrattazione tra le parti".

Con L'entrata in vigore del ddl delega sugli scioperi nei trasporti "la Commissione di garanzia passa da 9 a 5 componenti".

Il prossimo rinnovo avverrà con le vecchie regole ancora in vigore.

Il provvedimento prevede sanzioni ad hoc per i lavoratori di qualunque categoria che bloccano strade, autostrade, porti, ed in pratica ostacolano la libera circolazione.

Con il ddl del governo – sottolinea il ministro del Welfare – "la responsabilità é della Commissione di garanzia e viene affidata per la riscossione a Equitalia".

"Il testo del disegno di legge delega licenziato dal Consiglio dei ministri conferma il giudizio negativo che abbiamo già espresso sulla base delle anticipazioni". A sostenerlo é il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso sottolineando che "in particolare sono inaccettabili L'obbligo di dichiarazione preventiva di adesione e le modalita' di proclamazione dello sciopero attraverso le soglie di sbarramento che ne limitano pesantemente L'esercizio. Non e' altrimenti condivisibile – evidenzia il numero uno della Filt – L'obbligatorietà dello sciopero virtuale che e' stato sempre pensato come strumento non sostitutivo della liberta' di scioperare dei lavoratori". Secondo il dirigente sindacale "non e' questa la via per coniugare il fondamentale diritto delL'esercizio dello sciopero con il diritto alla mobilità".

"NelL'ambito della regolazione delL'esercizio dello sciopero – prosegue Nasso – e' indispensabile un confronto con le parti sociali, in quanto si tratta di una materia molto delicata che riguarda le libertà costituzionalmente tutelate dei lavoratori". Infine per il dirigente sindacale della Filt "e' possibile trovare una soluzione condivisa, a condizione che se ne discuta e si apportino le necessarie correzioni ai punti che continuiamo a ritenere non accettabili".

Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sostiene che su una materia come questa "non si possono fare operazioni ne' ideologiche ne' autoritarie" ed invita, di fronte L'ipotesi di una limitazione del diritto di sciopero nel settore privato, a "sgombrare il campo da equivoci".

Dalla Cisl arriva un moto di speranza da parte del leader Raffaele Bonanni, "La delega? Speriamo che sia larga e che assicuri una discussione con le parti sociali".

Bonanni ricorda che "la legge delega da' tempo un anno e mezzo per discutere con le parti sociali e per regolare una materia che noi stessi più volte abbiamo chiesto di regolare, ovvero il trasporto, dove c'e' piu' sregolatezza contro la maggioranza dei lavoratori".
Il leader della Cisl si  augura che "il governo sia rispettoso del diritto di sciopero da garantire attraverso un equilibrio che deve essere esercitato dalla maggioranza dei lavoratori".Manu Mich. – clickmobility.it

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