Il Presidente dela Regione Toscana insiste sulla funzione del trasporto locale su ferro
"Qualcosa si muove – sottolinea Rossi dalla sua pagina Facebook – La mia richiesta di attuare la legge che prevede che parte degli introiti dell'Alta Velocità siano reinvestiti nel trasporto regionale è diventata una proposta comune di tutte le Regioni. Ho poi scritto una lettera ai parlamentari e al ministro dei trasporti Lupi in cui propongo modi e forme per finanziare adeguatamente il trasporto ferroviario regionale." Ieri con l’assessore Ceccarelli, Rossi ha chiesto la sospensione del taglio di 12 intercity previsto da Trenitalia. "Lo avevo detto, e lo ribadisco, non mollo! Vogliamo un servizio ferroviario regionale efficiente e decente: interessa 3 milioni di persone al giorno!" Questo il testo completo della lettera di Rossi indirizzata ai parlamentari e al ministro dei trasporti Lupi: Egregi parlamentari, nei giorni scorsi ho sollevato una questione all’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo che mi pare meritevole della Vostra attenzione, quella della priorità al trasporto ferroviario regionale nelle strategie trasportistiche del nostro Paese. E’ sotto gli occhi di tutti la sproporzione di risorse pubbliche che investiamo fra l’Alta Velocità ferroviaria (che ha beneficiato di oltre 90 miliardi di euro di investimenti pubblici per un numero di passeggeri che, seppure in crescita, arriva alle 40.000 unità) e il sistema ferroviario locale (che invece è stato oggetto di significativi tagli ministeriali nel corso degli ultimi anni, pur servendo – male, purtroppo – oltre 3 milioni di passeggeri l’anno). Io ritengo che questa sproporzione non sia più sopportabile e non solo perché essa è immediatamente tangibile nelle stazioni dove arrivano e partono i treni Alta Velocità e quelli del trasporto regionale. Non si può più tollerare un simile squilibrio quando riflettiamo da un lato sulla riduzione di 70 milioni di euro dei costi dell’uso della infrastruttura ferroviaria da parte di utilizzatori quali NTV e, dall’altro sugli utili che Ferrovie dello Stato ha realizzato nell’esercizio 2012 pari a 380 milioni di euro. Ora, a me pare necessario se vogliamo mantenere un minimo di dignità e di credibilità allo Stato impiegare l’intera cifra pari agli utili 2012 per investimenti sulla rete ferroviaria regionale. Essa presenta tratti ancora a binario unico e quindi totalmente inadeguata a fornire servizi efficienti ai viaggiatori. Anche in Toscana non mancano rami della rete che avrebbero bisogno di interventi di ammodernamento come la linea Pistoia-Lucca-Viareggio o la linea Siena-Empoli. Penso che nelle corrette sedi parlamentari sia possibile far valere con forza questo indirizzo nei riguardi del Governo e vi chiedo, se condividete questa proposta, di farlo in modo rapido e deciso. Parimenti credo che non sia oltremodo sopportabile il ritardo con il quale il Governo non ha fin qui dato corso alle previsioni contenute nel D.L. 6 luglio 2011 n.98, art.21, comma 4. Qui si prevedeva l’applicazione di un sovrapprezzo al canone dovuto per l’esercizio di servizi trasporto passeggeri a media o lunga percorrenza, non forniti nell’ambito di contratti di servizio pubblico, per la parte espletata su linee ad alta velocità. I proventi di tale sovrapprezzo, da determinarsi con Decreto del Ministero dei Trasporti secondo determinati principi che comunque non compromettessero la redditività economica del servizio di trasporto su rotaia al quale si applicano, avrebbero dovuto essere utilizzati per contribuire al finanziamento degli oneri dei servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale oggetto di contratti di servizio pubblico, tipicamente il trasporto ferroviario regionale. Niente di particolarmente rivoluzionario se non la mera applicazione di un obbligo legislativo. Anche in questo caso credo che appartenga alle prerogative dei parlamentari della Repubblica richiamare il Governo all’attuazione delle leggi dello Stato e per questo vi chiedo di fare quanto in vostro potere perché il Governo venga concretamente sensibilizzato a questo impegno. Io credo che queste semplici eppure decisive iniziative contribuirebbero a fare del trasporto regionale su rotaia una grande questione nazionale di ammodernamento del nostro Paese e, al contempo, un impegno concreto per dare attuazione al diritto sociale alla mobilità che pure rientra fra diritti fondamentali della persona e trova più di un riferimento nella nostra Costituzione. Sono altresì convinto che le proposte che qui ho evidenziato possono essere arricchite di altre e forse anche più efficaci proposte da parte vostra. Occorre tuttavia uno sforzo comune, Regione e parlamentari eletti in Toscana, per mettere questi temi al centro di una strategia di non breve momento ma anche di immediata efficacia. Conto, dunque, sulla vostra attenzione e sulla vostra disponibilità per muoversi insieme in questa direzione.