Singolare presa di posizione del sindacato Faisa Cisal

Cit: linea dura contro i ritardati pagamenti degli stipendi

Cit: linea dura contro i ritardati pagamenti degli stipendi

Contro i ritardi nei pagamenti la sigla sindacale, per tutelare gli autisti del Cit , chiederà pignoramenti ai Comuni che non pagano 

La segreteria provinciale del sindacato autonomo Faisa Cisal, dopo i continui rinvii sul pagamento degli stipendi ai dipendenti del Cit, il Consorzio dei trasporti pubblici del Novese, ha dato mandato a uno studio legale di Alessandria di procedere per conto dei propri iscritti, al recupero dei crediti dovuti dal Consorzio al personale dipendente.  Il segretario provinciale Luca Tropiano con una nota ha ribadito che nel caso si dovessero ripetere altre situazioni di ritardato pagamento degli stipendi, come già avvenuto nei mesi scorsi, è pronto a "Mandare Equitalia dai Comuni responsabili dei ritardati pagamenti". "Dal momento che i Comuni non esitano a chiedere l'intervento di Equitalia nei confronti dei cittadini che non pagano le tasse – si legge nella nota – credo sia sia giusto fare altrettanto, specie quando di mezzo ci sono 50 dipendenti che devono far fronte a mutui, bollette, medicine e spese quotidiana. Nel momento in cui non sarà saldato quanto dovuto – ha aggiunto Tropiano – entro l'8 marzo, data di scadenza per gli stipendi, su richiesta degli stessi lavoratori attenderemo al massimo il 15, dopodiché daremo mandato al nostro studio legale di procedere a formulare un decreto ingiuntivo per il recupero giudiziale dei crediti del Cit.
Considerata la situazione del Consorzio e i crediti che avanza verso i Comuni che ne fanno parte, saremo obbligati a procedere al recupero crediti contro terzi. Quindi nei confronti dei Comuni stessi. Un buon amministratore non richiede dei servizi ad un'azienda se non ha la possibilità di pagarla. Al momento – ha concluso – i lavoratori stanno pagando di tasca propria, attraverso gli stipendi. Praticamente funzionano da banca, rimettendoci anche sugli interessi". L'iniziativa del Faisa non è però condivisa dai sindacati confederati che hanno preso le distanze. Nell'ultima riunione in prefettura, infatti, gli 11 Comuni si erano impegnati a versare il dovuto. Ma non tutti, al momento, lo hanno fatto.

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