L'azienda di trasporti capitolina ha pubblicato il bando per la realizzazione del nuovo sito aziendale
"Procedura aperta ai sensi dell'Art. 3 comma 1 lett. sss e dell'Art 60 del D. Lgs 50/2016 per la realizzazione del nuovo sito istituzionale di Atac rientrante nell'ambito dei settori ordinari da esperire con il sistema dell'e-procurement". Così recita il bando 024/19 pubblicato ieri sul sito dell'azienda di Via Prenestina. Sul fatto che il sito di Atac sia vetusto, inadatto, superato (per usare la terminologia del Presidente Paolo Simioni) non ci sono dubbi. Nelle intenzioni della dirigenza la nuova pagina dovrà «veicolare e rafforzare l'identità di Atac e dei servizi offerti alla cittadinanza, supportare gli utenti nella fruizione delle informazioni, accrescere la percezione dei valori del servizio di trasporto pubblico». In effetti, il sito di Atac , più che un portale dove attingere informazioni, sembra un labirinto. Per quanto riguarda la grafica è meglio invocare il classico telo pietoso. Dunque, di ragioni per far scivolare nell'oblio l'attuale sito di Atac ce ne sono non poche. Tuttavia, i critici dell'operazione fanno notare che la spesa di 300 mila euro, per un'azienda nei guai e con un esercito di creditori in attesa non sono opportuni, in questo momento. Di tutt'altro avviso i vertici di Atac che ritengono il rinnovamento del sito indispensabile e non rinviabile «in quanto funzionale alla prosecuzione delle attività d'impresa».