Appello delle associazioni delle imprese, dei professionisti del settore del trasporto merci e persone, degli istruttori di guida, al governo e alle istituzioni per una riforma della formazione.
“In Italia nel 2024 sono state rilasciate solo 20.147 patenti C (patente professionale trasporto merci) a fronte di un fabbisogno stimato di oltre 214.000 conducenti, mentre per la patente D (patente professionale trasporto persone) i neopatentati sono stati 5.707, contro un fabbisogno minimo di 17.000 [Fonte: indagine Unioncamere]. Infine gli istruttori attivi sul territorio nazionale sono appena 11.000 di cui oltre il 70% ha più di 40 anni evidenziando come si tratti di una professione il cui ricambio generazionale è fortemente a rischio”.
Questi, in estrema sintesi, i numeri della crisi che attanaglia il settore del trasporto presentati in queste ore con una lettera appello congiunta delle associazioni delle imprese, dei professionisti del settore del trasporto merci e persone, degli istruttori di guida inviata al “Governo, al Parlamento, ai Ministri competenti, e alle forze politiche tutte” dalle imprese, dai professionisti del settore del trasporto merci e persone, insieme alle rappresentanze degli istruttori di guida.
“Siamo di fronte a una sfida urgente e strategica per il Paese – si legge nella lettera: la carenza strutturale di autisti professionali, istruttori e insegnanti di guida sta mettendo in seria difficoltà il sistema della mobilità in Italia, minacciando non solo l’efficienza dei servizi ssenziali, ma anche la sicurezza stradale e l’accesso al lavoro per migliaia di giovani”.
Nella lettera appello dunque, la richiesta di un intervento normativo in grado di eliminare le criticità e di favorire l’ingresso di nuove energie in un settore in sofferenza attraverso una riforma della formazione alla professione di autista.
Un percorso di riforma che gli autori dell’appello individuano in 7 punti: dall’accesso semplificato ai percorsi formativi, all’adeguamento degli standard minimi di guida, all’erogazione di incentivi economici fino al rilancio della professione dell’istruttore.
Qui la versione integrale della lettera appello.