
Per il Tpl il maxidecreto ambientale potrebbe significare un ritorno al decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 Il Senato ha votato a favore del maxiemendamento 1.1000 sostitutivo dell´intero testo

Il primo punto, nei prossimi incontri, sarà comporre le informazioni in un quadro di orari disponibili che poi confluirà su un unico portale internet regionale, passando poi alle azioni per facilitare la mobilità intermodale fino alla vera sfida: realizzare un unico sistema regionale del trasporto pubblico

Albertini: “Lo studio dovrà dunque consentire la definizione degli scenari di sviluppo atti ad ottenere ricadute economiche positive partendo dalle infrastrutture di trasporto esistenti”

Loizzo: “Per il trasporto ferroviario pugliese è un’ottima notizia. L’effetto sarà di avere più treni ogni giorno sulla linea più trafficata della regione”Per Massimo Nitti, direttore di Ferrotramviaria questa iniziativa sarà per il gruppo l’occasione di prospettive interessanti

Vetrella: "Proseguiremo nel lavoro di preparazione dei bandi di gara per l'assegnazione dei servizi di trasporto marittimo – già avviata l'anno scorso, così come stiamo facendo per i servizi di trasporto terrestre – secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, e alla luce anche delle recenti disposizioni governative in materia di liberalizzazioni"

Il report interattivo fa parte delle attività di monitoraggio e attuazione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti.

Necessario che la Regione si faccia promotrice di un’iniziativa al Tavolo della conferenza regionale affinché gli impegni assunti nel mese di novembre 2007 tra categorie datoriali – Governo e sindacati, finalizzati alla sottoscrizione del Contratto unico della Mobilità, vengano rispettati

Pronto il pacchetto di proposte giunte da residenti e Municipi. Il sindaco Veltroni invita a rispondere in fretta La rete festiva romana cresce con l´utenza. Sempre più ´partecipata´ ed aperta
La riforma del TPL ancora sembra ben lungi da aver raggiunto i suoi scopi. Uno degli elementi posti a base della stessa era la definizione dei cosiddetti "servizi minimi", per