Il confronto in sede prefettizia ha portato ad una mediazione con impegno delle parti ad avviare, entro il mese di febbraio, confronto per definire un nuovo accordo di secondo livello strutturato in base a criteri e obiettivi di recupero di produttività tali da consentire la fruizione dei benefici fiscali e contributivi previsti dalla legge
Apportate alcune correzioni al maxiemendamento, tra cui quella sulla riforma dei servizi pubblici locali che ha modificato l’art. 23 bis, c. 3 sulle deroghe alle gare ad evidenza pubblica
Peri: “Il settore dei trasporti pubblici ha visto concrete anticipazioni di federalismo: sia nelle responsabilità legislative, fissate dalla Costituzione, sia nelle modalità di finanziamento, recentemente aggiornate. Decisivo ogni sforzo per comprendere se e come le ulteriori innovazioni possano essere utili a superare i perduranti e gravi problemi del settore”
In occasione dell’incontro – chiedono in una nota i sindacati – sarà necessario procedere a un ulteriore verifica circa il confronto in atto tra Governo e Regioni in materia di 'Risorse per il trasporto pubblico locale, nonché sullo stato di elaborazione del provvedimento di sostegno sulle 'clausole sociali
Errani: “Siamo pienamente disponibili a fare un accordo e un patto, anzi lo chiediamo da sempre. Un accordo sul Federalismo fiscale e sulle risorse che deve naturalmente essere equo e sostenibile per tutti i livelli istituzionali e oggi la manovra non lo è”
“Le sinergie create tra le aziende pubbliche e private della Regione hanno messo in campo una rete di trasporto di primissimo piano. Queste sinergie hanno permesso di raggiungere livelli di economicità tali da essere una delle regioni in cui il costo di produzione al km è, in Italia, tra i più bassi in assoluto”
Bonaccorsi: “Questi sindacati sono malati di 'scioperitE'. Sono rammaricato che a farne le spese siano ancora una volta i cittadini. Di fronte alla nostra proposta di approfondire la discussione sul futuro di Ataf, coinvolgendo anche i soci dell'azienda, i sindacati hanno risposto con una chiusura netta e incomprensibile”
l'Autorità ha ritenuto che l’operazione in esame non determina, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza
L'assessorato regionale ai Trasporti e Víe di Comunicazione, quale autorità proponente e procedente per la 'Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regionale dei Trasporti', avvia la fase di consultazione, mettendo a