Sicurezza Tpl

Contro le aggressioni impegno comune delle istituzioni, delle organizzazioni datoriali e dei sindacati

Contro le aggressioni impegno comune delle istituzioni, delle organizzazioni datoriali e dei sindacati

Impegno congiunto del Ministero dell’Interno della Mobilità dei sindati e delle aziende per contrastare il fenomeno delle aggresioni al personale del Tpl e Regionale.

Un impegno comune per monitorare e migliorare la sicurezza dei conducenti dei mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, per contrastare aggressioni e minacce al personale. E’ l’obiettivo dei due Protocolli firmati dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, con il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Anci, le associazioni e i sindacati firmatari dei relativi contratti: Asstra, Anav, Agens, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna, Ugl-Ferrovieri, Fast-Confsal, Orsa Trasporti.

“Il trasporto pubblico locale e regionale assolve una funzione fondamentale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini ed è compito delle imprese e delle istituzioni porre in essere ogni attività per tutelare il personale di servizio da aggressioni fisiche e verbali che possono verificarsi a bordo dei mezzi pubblici”, ha dichiarato il Ministro Enrico Giovannini, esprimendo soddisfazione per l’accordo raggiunto su un testo elaborato con le istituzioni, le associazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali per risolvere l’annosa questione delle aggressioni al personale che opera sui mezzi di trasporto. “I Protocolli sono particolarmente significativi – ha aggiunto il Ministro – perché chiamano tutte le parti a collaborare per un obiettivo comune: l’aumento della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici”.

Come ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “È una priorità garantire una adeguata tutela della sicurezza degli operatori nel settore dei trasporti pubblici che svolgono un servizio essenziale per i cittadini e le comunità, anche in orari e situazioni più esposti al rischio di aggressione. I due Protocolli sottoscritti – ha proseguito – costituiscono uno strumento per rafforzare e rendere più efficace la pianificazione e l’attuazione delle misure di prevenzione e di contrasto, attraverso l’azione di monitoraggio e coordinamento dei prefetti, ad un fenomeno che si manifesta non solo nelle grandi aree metropolitane ma anche in realtà di provincia”.

Nell’ambito dell’ “Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale” verranno istituiti tavoli di lavoro su singole aree tematiche al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni che si verificano nei diversi ambiti territoriali e modali, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza. Più in dettaglio, tra le attività previste dai Protocolli rientrano: la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni; l’ideazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione; il monitoraggio dello stato della sicurezza e della qualità del trasporto per individuare specifiche situazioni territoriali che necessitano di attenzione da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine; la definizione di più avanzati standard di sicurezza e di qualità del trasporto; la promozione dell’uso di dispositivi tecnologici e di soluzioni tecniche finalizzate ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto; l’elaborazione di proposte per l’aggiornamento della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche per introdurre misure di prevenzione e contrasto delle aggressioni valutando, ad esempio, l’estensione del cosiddetto DASPO urbano a coloro che hanno manifestato e reiterato condotte aggressive nei confronti del personale addetto al trasporto pubblico.

I tavoli tematici elaboreranno specifiche Linee Guida per valutare, tra l’altro, la natura e le dimensioni del fenomeno; realizzare azioni di sensibilizzazione sul tema della sicurezza; individuare criteri per la classificazione degli eventi di violenza; formulare raccomandazioni all’utenza sul rispetto dei comportamenti a bordo dei mezzi di trasporto e sulla corretta percezione della figura del personale di front-line per il contrasto all’evasione tariffaria; individuare percorsi di reinserimento lavorativo per le vittime di forme particolarmente gravi di aggressioni e violenze e modalità di assistenza e supporto del personale a fronte delle violenze subite.

Inoltre, verranno definite condizioni, procedure e best practice per l’adozione di misure specifiche a tutela della sicurezza. Tra queste rientrano: la promozione della videosorveglianza e della protezione in ambiente di lavoro; il progressivo isolamento del posto di guida degli operatori di Tpl con cabine protette per le vetture di nuova immatricolazione; la dotazione di sistemi di controllo degli accessi in stazioni (analogamente alle misure in uso negli aeroporti); la definizione di convenzioni per garantire più presenza a bordo su tratte a rischio aggressioni e di canali dedicati per ricorrere in maniera più celere alla chiamata di soccorsi; l’istituzione di un numero “nazionale” diretto di emergenza dedicato al personale e agli utenti. Entro 90 giorni i tavoli tematici presenteranno al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Ministro dell’Interno un rapporto sulle specifiche attività svolte, sulle soluzioni adotatte e programmate e sulle eventuali risorse necessarie per realizzare le diverse azioni.

(fonte: mit.gov.it)

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