Orientamento definitivo: l´assessore alla mobilità Di Carlo ha presentato ai sindacati il documento che venerdì 7 febbraio sbarcherà in giunta Lotto unico integrato per il servizio di tpl romano. Definito
Orientamento definitivo: l´assessore alla mobilità Di Carlo ha presentato ai sindacati il documento che venerdì 7 febbraio sbarcherà in giunta
Lotto unico integrato per il servizio di tpl romano. Definito a chiare lettere nelle sei pagine della ´memoria di giunta´ l´orientamento dell´assessore capitolino alla mobilità Mario Di Carlo si presenta ormai senza più veli.
Ora la discussione verrà affrontata in giunta comunale, dove il documento sbarcherà venerdì 7 febbraio per il dibattito.
´Si ritiene – si legge nel documento – che il ´sistema romano´ ulteriormente rafforzato possa diventare un esempio a livello nazionale e internazionale´ condizioni essenziali per ´avere un unico interlocutore operativo a seguito di gara per un unico lotto integrato´.
Il confronto emerge evidente con tipologie di gara diverse ´una gara articolata in più lotti può produrre economie immediate per una possibile maggiore concorrenzialità fra vettori più piccoli presenti sul territorio nazionale, ma sicure diseconomie strutturali da disaggregazioni ed un decadimento della qualità del servizio nel breve-medio periodo´.
A partire dal 2000 la capitale ha visto l´attuazione del nuovo sistema di governo e gestione del Tpl, meglio conosciuto come ´modello romano della mobilità´, anticipando quanto in seguito stabilito per tutte le aziende italiane del settore dei servizi a rete dall´art. 35 della finanziaria 2002. Il sistema ha permesso di individuare in Atac Spa la società di regia del Tpl romano, in Trambus Spa e Met.Ro Spa le società di produzione dei servizi di trasporto rispettivamente autobus/tram e metropolitane.
L´ampia realtà romana del tpl definita come ´un unicum straordinario´ ´frutto della sommatoria di esperienze tecnologiche e professionali…protagoniste del risanamenhto delle aziende di trasporto romano´ vede procedere il processo di liberalizzazione tenendo fede a quanto previsto dalla normativa soprattutto in fatto di scadenze intendendo rispettare quale termine ultimo il 31 dicembre 2003.
Esaminato nel dettaglio il sistema romano è frutto di una complessa integrazione di servizi: linee metropolitane esercite con 438 vetture (è in corso la fornitura di 33 nuovi treni a 6 vetture), linee tranviarie con una dotazione pari a 154 tram, linee automobilistiche dotate d´un parco vetture con ´la più variegata presenza di veicoli´. Una flotta che può contare su 43 bus elettrici (più 10 in arrivo), 8 bus a biometano, 10 bus ibridi, 2 bus Gpl, 53 attrezzati per il trasporto disabili. A completare la panoramica troviamo 2400 veicoli tradizionali di tutte le dimensioni e tipologie.
In fatto di capitolato di gara è ancora ´la memoria di giunta´ a mettere nero su bianco quali dovranno essere i parametri di valutazione. Vediamoli
nel dettaglio:
- qualità del trasporto pubblico erogato con particolare attenzione agli aspetti ambientali e quindi al trasporto ecocompatibile;
- soddisfazione della clientela;
- piano di sviluppo del sistema di gestione del trasporto pubblico romano;
- piano industriale, redatto dalle imprese concorrenti, proiettato su tutta la durata dell´affidamento e volto al miglioramento dei valori di integrazione gestionale del sistema, della produttività delle strutture e delle maestranze e dei suoi riverberi in termini di qualità e quantità del servizio offerto. Tutto ciò in linea con gli indirizzi politici del C.C. di cui alla D.C.C. n. 173 del 19/10/2000 con particolare riferimento al rispetto dei contratti di lavoro dei dipendenti ed a dimostrazione della validità dell´offerta proposta.
Manuela Michelini – clickmobility.it