Un incontro a settimana sino a metà giugno per la redazione di un documento unitario Stato-Regioni C´è la redazione di un documento unitario Stato-Regioni sul rilancio dei Trasporti al centro
Un incontro a settimana sino a metà giugno per la redazione di un documento unitario Stato-Regioni
C´è la redazione di un documento unitario Stato-Regioni sul rilancio dei Trasporti al centro degli incontri organizzati al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Dopo gli incontri di martedì 6 e di mercoledì 14 maggio l´appuntamento rispetterà una cadenza settimanale – ogni mercoledì – sino a metà giugno, come spiegano i responsabili degli uffici del sottosegretario ai Trasporti Paolo Mammola.
Il sottosegretario ha incontrato i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni ma anche di Anav e Asstra, che hanno espresso grande soddisfazione.
´Si tratta di un tavolo istituzionale di concertazione sollecitato da Anav e Asstra – spiega il direttore di Anav, Francesco Fortunato -. Un momento estremamente interessante proprio perchè continuano a riunirsi attorno ad uno stesso tavolo 40-50 persone che parlano la stessa lingua, che conoscono a fondo il settore nonostante le differenze e i ritardi in fatto di programmazione´.
Il Governo sembra aver preso atto di due elementi essenziali del settore trasporti affrontando la ricerca di uniformità in fatto di regole e l´adeguamento delle risorse, il tutto per arrivare a predisporre un documento univoco Stato-Regioni da inserire nel prossimo Documento di Programmazione Finanziaria, da presentarsi entro il 15 giugno.
Al centro del confronto svolgono un ruolo determinante anche tematiche legate alla liberalizzazione del settore entro il 31 dicembre 2003.
´E´ essenziale che ci sia una presa di coscienza da parte di tutte le Regioni, fare concorrenza a macchia di leopardo non è affatto utile – sottolinea Fortunato andando a scandagliare anche l´argomento messa a gara del Tpl -. Doveva esserci un momento di riflessione. E´ inutile nasconderci che le situazioni territoriali sono diverse, caratterizzate da ritardi in fatto di programmazione e arretratezze culturali. La certezza assoluta sta nel fatto che le Regioni non possono muoversi in maniera diversa: 20 Regioni con regimi di mercato diverso, chiuso o aperto che sia, non giovano al sistema. La Regione Lazio, ad esempio, ha legiferato posticipando in avanti la messa a gara del servizio di Tpl. Bene, ma allora deve essere coerente sino in fondo e impedire a Trambus di ´fare shopping fuori´.
Manuela Michelini – clickmobility.it