Soddisfatto l´assessore a Infrastrutture, trasporti e protezione civile Vittorio Adolfo E´ stata approvata con 18 voti a favore, 9 contrari e 2 astenuti il disegno di legge ´Modifiche ed integrazioni
Soddisfatto l´assessore a Infrastrutture, trasporti e protezione civile Vittorio Adolfo
E´ stata approvata con 18 voti a favore, 9 contrari e 2 astenuti il disegno di legge ´Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 9 settembre 1998 n. 31 ´´Norme in materia di trasporto pubblico locale´´.
Punti focali la proroga dei tempi per la messa a gara e l´approvazione della ´clausola sociale´.
Come ha spiegato nella sua relazione di maggioranza Giandomenico Barci (capogruppo Udc), il provvedimento, frutto di un lungo lavoro in commissione, prevede la proroga al 31 dicembre 2003 del periodo transitorio durante il quale è consentito mantenere gli affidamenti del servizio pubblico alle attuali società di trasporto che gestiscono il servizio stesso. Al termine di questo periodo tutti i servizi dovranno essere affidati esclusivamente tramite procedure concorsuali. Fanno eccezione le aziende che operano in bacini con servizi superiori ai 15 milioni di vetture/km come l´Amt di Genova. Per loro è previsto che il periodo transitorio venga prorogato fino a 5 anni qualora il pacchetto azionario della società esercente venga ceduto per una quota superiore al 40 per cento ed entro un limite massimo del 49 per cento.
Approvata all´unanimità invece la ´clausola sociale´ che tutela i dipendenti. La norma garantisce che nel caso in cui – a seguito di una gara – il servizio di trasporto venga attribuito da un´azienda diversa dall´attuale – l´Amt nel caso genovese – ´tutto il personale in forza presso quest´ultima ha diritto a proseguire il rapporto di lavoro nell´ambito dell´impresa subentrante´. Tale prosecuzione è un obbligo per l´azienda aggiudicataria che dovrà altresì ´mantenere lo stesso trattamento economico e normativo in vigore al momento del passaggio, applicare i contratti collettivi nazionali ed i contratti aziendali vigenti e utilizzare il personale nel medesimo bacino d´utenza´.
Soddisfatto l´assessore a Infrastrutture, trasporti e protezione civile Vittorio Adolfo. Hanno votato a favore centro destra e Liguria nuova, contro l´Ulivo con l´eccezione della Margherita che si è astenuta. Rifondazione Comunista non ha partecipato al voto giudicando assolutamente antisociale e lesivo dei diritti di cittadini e lavoratori il provvedimento. Tutti gli emendamenti presentati da Vincenzo Nesci e Arturo Fortunati (Prc) tesi ad accentuare il carattere sociale della legge e a garantire maggiormente i lavoratori, sono stati respinti così come quelli dei Ds che volevano garantire alle aziende di trasporto finanziamenti in linea con l´andamento dell´inflazione programmata.
Respinto un ordine del giorno proposto da Ubaldo Benvenuti (Ds) ed altri dell´Ulivo che impegnava la giunta regionale a favorire la costituzione dell´Agenzia per la Mobilità, a valutare la scelta di parteciparvi e a prevedere una ridefinizione in tal senso della legge 31/98. Il documento prendeva lo spunto dal confronto in atto fra il Comune di Genova e le organizzazioni sindacali, con la partecipazione della Provincia del capoluogo regionale per la riorganizzazione e l´integrazione del trasporto pubblico anche attraverso la costituzione di un´apposita Agenzia. L´assessore a Infrastrutture, trasporti e protezione civile Vittorio Adolfo aveva espresso le sue perplessità sul testo presentato e il Presidente della Giunta Sandro Biasotti ha sottolineato di essere contrario alla partecipazione della Regione all´Agenzia.
Nella sua relazione di minoranza, Ubaldo Benvenuti (Ds) autore di alcuni emendamenti tesi a garantire maggiori risorse alle aziende di trasporto e respinti a maggioranza, ha criticato il fatto che i fondi siano fermi in termini reali a quanto stanziato nel 1998. «Questo significa che le Province e il Comune di Genova dispongono di fondi ridotti di circa il 25 per cento visto l´andamento dell´inflazione e dei prezzi del carburante». Per questo Benvenuti ha chiesto che la Regione garantisse in termini reali almeno i finanziamenti del 1998 e che, al pari della Regione Toscana, anticipasse l´Iva sui contratti di servizio.
Nettamente contrari all´indizione di una gara i consiglieri di Rifondazione comunista che vi hanno visto una precisa volontà di privatizzare il servizio pubblico locale in una logica di supremazia del mercato che porterebbe a scaricare sulla collettività i costi e a garantire alle imprese private solo i vantaggi. Come ricordato da Vincenzo Nesci nella sua relazione di minoranza, gli emendamenti del gruppo erano tesi a «correggere le storture della legge regionale privilegiando l´aspetto sociale e il diritto dei cittadini alla mobilità indipendentemente dalle loro condizioni economiche».
Romolo Benvenuto (Margherita per Rutelli) ha sottolineato il ritardo nella presentazione del piano regionale dei trasporti, «uno strumento assolutamente indispensabile per la Liguria. In pratica in questo campo la Regione è all´anno zero». Un limite, questo, sottolineato anche da Fabio Morchio (capogruppo Sdi-Pri-per La Liguria) che proprio per questo ha dato il suo voto contrario a quella che ha definito «una leggina di scarso peso».
Positivo invece il giudizio di Gianfranco Gadolla (capogruppo di An) il quale ha sottolineato che la legge risponde esattamente alle esigenze poste: procrastinare i tempi della gara relativa alla cessione dell´Amt fino al momento del suo risanamento e salvaguardare i lavoratori in caso di vendita ad un´altra società. Il capogruppo dei Ds-Liguria Democratica Paolo Perfigli ha definito la politica della giunta nel campo dei trasporti pasticciata e contraddittoria ed ha ricordato che da tempo il suo gruppo chiede che in questo campo vengano definiti i diritti minimi dei cittadini in base ai quali programmare le strutture di trasporto.
Barci ha ribaltato le accuse sulle minoranze ricordando che neppure il centro sinistra era riuscito a varare un piano dei trasporti. E una politica complessiva della mobilità che integri i vari vettori di trasporto è stata chiesta da Giancarlo Mori (capogruppo La Margherita-Liguria Democratica) il quale ha sottolineato: «Trasporti non significa solo Amt: il problema va affrontato in tutte le sue angolazioni, con un piano generale».
Manuela Michelini – clickmobility.it