IL MERCATO DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI: l´apertura alla concorrenza

Negli ultimi anni sono giunte a conclusione diverse gare TPL, per oltre 160 milioni di Km.Pur se numerose aziende hanno provveduto a presentare istanza di partecipazione, alla quasi totalità delle

Negli ultimi anni sono giunte a conclusione diverse gare TPL, per oltre 160 milioni di Km.
Pur se numerose aziende hanno provveduto a presentare istanza di partecipazione, alla quasi totalità delle recenti gare sono state poi presentate una (Imperia, Savona e Mantova) o due (La Spezia, Sondrio) offerte.
Nella quasi totalità delle gare è risultato aggiudicatario il precedente gestore, singolarmente o in associazione con altri operatori. Sono solo 3 le gare non aggiudicate a precedenti gestori (Como, Albenga e Crema).

Tra le gare concluse ben 5 sono andate deserte principalmente a causa di:
a.mancata copertura della quota IVA sul corrispettivo, pari al 10%;
b.richiesta di rilevanti investimenti senza prevedere alcun contributo pubblico;
c.indisponibilità del gestore uscente a mettere a disposizione il parco mezzi;
d.insufficienza del corrispettivo del Contratto di servizio e mancato adeguamento all´inflazione;
e.crescita dei costi per ottemperare agli obblighi del bando per l´informazione all´utenza e la sicurezza;
f.clausola sociale.

´Nelle gare aggiudicate si è rilevato come i ribassi, dal punto di vista solo ´monetario´, siano stati molto contenuti (1% ad Imperia, Savona e Mantova). Occorre infatti precisare che i prezzi a base di gara (ad esempio in Liguria), non solo non erano stati adeguati all´inflazione rispetto al triennio precedente, ma erano stati decurtati per tener conto del mancato rimborso dell´IVA alle province appaltanti; a ciò va aggiunto che le imprese aggiudicatarie hanno offerto gratuitamente servizi ulteriori per oltre il 3% del totale del piano di esercizio previsto in gara.
L´effetto combinato della riduzione del corrispettivo e dell´incremento dei chilometri ha inciso significatamente sulla sovvenzione a chilometro che, rispetto al  triennio precedente, si è ridotta al 7,7% a Savona e al 5,8% ad Imperia. La limitata differenza tra i due risultati ottenuti è imputabile al fatto che nel bacino di Imperia il 14% del servizio è gestito a mezzo di filovia, che rende necessario un maggiore costo per la manutenzione della rete.
Va inoltre aggiunto che nei contratti di servizio liguri non si prevede alcun adeguamento all´inflazione; volendo quantificare economicamente il mancato  adeguamento si può tenere in considerazione che una inflazione media annua del 2% produce una decurtazione, in termini reali, del 10% del corrispettivo annuale del sesto anno. In alcune gare è stato previsto l´adeguamento parziale ? Friuli Venezia Giulia ? o totale – Valle d´Aosta – all´inflazione; tale previsione ha consentito alle aziende aggiudicatarie della gara bandita dalla Valle d´Aosta di offrire ribassi maggiori rispetto a quanto avvenuto in Liguria.

Da questi dati risulta quindi che dalle nuove gare un risparmio significativo ed un incremento del livello di qualità sono stati ottenuti dagli Enti locali; è quindi  probabile che il percorso intrapreso possa contribuire in modo sostanziale, seppur in modo non immediato ma progressivo, alla riorganizzazione di questo settore ed è auspicabile che entro breve termine anche altri Enti si attivino nell´effettuazione delle gare, anche sulla base delle esperienze positive già attuate´.

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