Nel triennio 2004-2006 previsto un livello dei servizi minimi non inferiore a quello del triennio trascorso E´ definitiva l´approvazione dell´ ´Atto di indirizzo generale in materia di programmazione e amministrazione
Nel triennio 2004-2006 previsto un livello dei servizi minimi non inferiore a quello del triennio trascorso
E´ definitiva l´approvazione dell´ ´Atto di indirizzo generale in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale per il triennio 2004-2006´.
Il documento (previsto dall´articolo 8 della legge 30/98) col quale, fra l´altro, vengono determinati i servizi minimi che soddisfano la domanda di mobilità dei cittadini
è stato approvato giovedì 10 luglio dalla commissione ambiente, territorio e infrastrutture, presieduta da Gian Carlo Muzzarelli.
Il testo, presentato nella precedente seduta di commissione dall´assessore Alfredo Peri è stato illustrato anche alle categorie imprenditoriali, sindacali, alle associazioni ambientaliste e agli utenti.
Nel triennio 2004-2006 si prevede un livello dei servizi minimi non inferiore a quello del triennio trascorso, grazie agli ulteriori contributi per le iniziative di incremento e qualificazione del trasporto pubblico, previsti dall´articolo 33 della legge 30/98. A tal fine la Giunta provvederà, entro tre mesi dall´approvazione dell´atto di indirizzo, a presentare un rapporto che individui per le singole aree territoriali gli scarti registrati rispetto agli obiettivi di riduzione dei fattori inquinanti e di quelli relativi all´incremento della mobilità ambientale e socialmente sostenibile.
Per realizzare gli obiettivi previsti negli accordi sui servizi minimi verranno stipulati degli Accordi di programma in ogni bacino. All´interno di questi sarà indicato il limite sotto al quale il mancato raggiungimento degli obiettivi dà luogo a una proporzionale riduzione (o recupero) del contributo regionale. Gli enti locali saranno tenuti quindi a garantire un livello complessivo che non si discosti più del 5% da quello indicato per il proprio bacino..
Le linee guida per il triennio 2004-2006 prevedono inoltre di rafforzare l´azione di tutela e di risanamento ambientale, per ottenere una riduzione delle emissioni inquinanti che sia allineata con gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e con le direttive comunitarie sulla qualità dell´aria, tenendo conto in special modo dei problemi delle aree urbane. Un elemento di spicco della politica nel settore è la difesa degli interessi degli utenti: al riguardo l´atto di indirizzo esplicita meglio i casi di indennizzo per irregolare erogazione del servizio e impone agli Enti competenti, o alle loro Agenzie, di costituire un Comitato degli utenti. L´interesse pubblico, basilare in questo settore, viene salvaguardato dall´atto di indirizzo che conserva la proprietà delle reti interamente in mano agli enti locali, per quanto riguarda la gestione dei servizi, invece, il documento fornisce gli indirizzi alla Giunta regionale e alle autonomie locali per le procedure concorsuali.
Ai lavori della commissione hanno partecipato anche i consiglieri: Nino Beretta, Lino Zanichelli, Lamberto Cotti (ds); Ubaldo Salomoni, Fabio Filippi (fi), Paolo Zanca.
Al testo sono stati presentati numerosi emendamenti: 6 firmati dal presidente Gian Carlo Muzzarelli e Mauro Bosi, margh. (tutti approvati); 4 presentati dal solo Bosi (1 ritirato, 3 approvati); 16 firmati dal consigliere Ugo Mazza, ds, (1 ritirato, tutti gli altri approvati); 5 presentati da Gianni Varani, fi, (2 approvati, 1 ritirato, gli altri respinti) e 9 firmati da Daniela Guerra, verdi, ( alcuni approvati altri assunti in un emendamento presentato dalla Giunta, 1 invece respinto).
L´emendamento respinto prevedeva che si potesse procedere all´affidamento diretto quando la gara per l´assegnazione del servizio fosse andata deserta oppure quando l´offerta presentata fosse giudicata insufficiente. In suo favore ha votato Lia Amato (prc), che si è invece astenuta su tutti gli altri emendamenti presentati ed ha votato contro l´intero provvedimento. La consigliera ha motivato il proprio voto contrario con ragioni di merito e di metodo; nel merito ha evidenziato che il testo riduce ancor più della legge le possibilità di utilizzare lo strumento dell´affidamento diretto. Per quanto riguarda il metodo, invece, ha contestato la procedura dell´udienza conoscitiva che, a suo parere, non avrebbe lasciato agli invitati il tempo necessario a studiare un provvedimento così complesso. Di parere diverso, su questo aspetto, il Presidente della commissione. Muzzarelli ha infatti evidenziato come, malgrado i tempi molto stretti (meno di una settimana), la commissione si sia attivata per consentire a tutti gli interessati di essere presenti e di conoscere il testo dell´Atto di indirizzo, ed ha anche evidenziato che il documento era sufficientemente noto agli addetti ai lavori, poiché tutti loro fanno parte del Tavolo di confronto da tempo aperto su questa questione dall´assessore Peri.
Manuela Michelini – clickmobility.it