Bologna. La Regione vara nuove norme antismog. Tornano le domeniche a piedi e le targhe alterne

Bologna. La Regione vara nuove norme antismog. Tornano le domeniche a piedi e le targhe alterne

Sottoscritto con Province e Comuni, superiori a 50mila abitanti, secondo accordo sulla qualità dell´aria Nuove norme al capitolo ambiente. La Regione vara un pacchetto di provvedimenti antismog, un volo a

Sottoscritto con Province e Comuni, superiori a 50mila abitanti, secondo accordo sulla qualità dell´aria

Nuove norme al capitolo ambiente. La Regione vara un pacchetto di provvedimenti antismog, un volo a planare fra  domeniche a piedi e  targhe alterne.
´Abbiamo fatto un´ulteriore passo in avanti proponendo un pacchetto di misure più efficaci rispetto all´anno scorso e, soprattutto, investendo molte risorse e favore della mobilità sostenibile – ha spiegato il presidente della Regione Vasco Errani che, insieme all´assessore alla mobilità e ai trasporti Alfredo Peri,illustrando i punti salienti dell´intesa sottoscritta in Regione – Il nostro riferimento principale è la salute dei cittadini e c´è stata in questa occasione una forte sintonia tra la Regione, i Comuni e le Province´.

I provvedimenti puntano alle targhe alterne a fasce orarie (stop tra le 8,30 e le 12,30 e tra le 14,30 e le 19,30) il giovedì e una domenica a piedi al mese, al blocco totale il giovedì nelle stesse fasce orarie per i veicoli non catalizzati, i diesel non euro e i motorini (a far la differenza sarà il bollino blu: fermi quelli senza controllo del gas di scarico) alla  limitazione della circolazione privata dei veicoli non catalizzati, diesel non euro e dei motorini a due tempi non euro (anche se con bollino blu) dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 17,30 alle 19,30.

Le nuove misure antismog procedono di pari passo alla firma di un protocollo siglato dalla Regione con Province e Comuni superiori ai 50.000 abitanti (i nove capoluoghi, Faenza, Imola e Carpi).  Per entrare nel merito si tratta del secondo accordo sulla qualità dell´aria, lo stesso che va a riconfermare  in parte i provvedimenti sul traffico nei centri urbani, rafforzando in maniera consistente gli interventi strutturali che da qui al 2005 dovranno dare risposte durature al problema dell´inquinamento.

L´obiettivo primario è quello di ridurre le concentrazioni di PM10 (le cosiddette polveri sottili dannosissime per la salute), per raggiungere lo standard fissato dalla normativa europea di 50 microgrammi per metro cubo (media annua 40 microgrammi) da non superare per più di 35 giornate.

´Noi stiamo costruendo le condizioni migliori per rispettare le indicazioni europee, con un impegno finanziario, nostro e degli Enti locali, consistente – sottolinea Errani – ´.
Le misure di limitazione del traffico – che non si applicheranno alle auto elettriche, a Gpl e gas metano, a quelle con almeno tre persone a bordo e condivise – sono infatti accompagnate da un programma straordinario di interventi sulla mobilità che la Regione ha concordato con gli Enti locali, per un investimento complessivo di 191 milioni di euro tra il 2003 e il 2005: bus ecologici, piste ciclabili, trattamento dei gas di scarico dei bus più vecchi, nuove tecnologie e infrastrutture per la distribuzione commerciale, potenziamento del traffico merci su rotaie. In fase di attuazione gli accordi per finanziare i progetti dei Comuni, con un contributo regionale pari a 67,9 milioni di euro. Altri 19 milioni saranno destinati a misure di competenza regionale, come lo sviluppo di sistemi di monitoraggio del traffico e il potenziamento del trasporto ferroviario. Nel triennio, dunque, le risorse impegnate dalla Regione saranno di 87 milioni di euro, che si aggiungono ai 60 milioni già stanziati nel 2002 per rinnovare il parco autobus.

´Noi non siamo più di fronte alla gestione di un´emergenza – ha concluso Errani – Con questi investimenti vogliamo aggredire le ragioni strutturali dell´inquinamento.
87 milioni di euro per noi sono uno sforzo considerevole, è incomprensibile che manchino ancora i 2 milioni e mezzo del governo. Non stiamo battendo cassa, con la Regione Emilia-Romagna il governo ha firmato un anno fa un importante accordo di programma che chiediamo sia rispettato. L´inquinamento atmosferico è una grande questione nazionale, che deve essere fronteggiata con risorse e interventi straordinari per uscire da una fase di emergenza continua´.

Si comincerà il 21 settembre, con la prima domenica ecologica preceduta da una campagna di informazione e comunicazione. Sarà l´occasione per annunciare i provvedimenti di limitazione che scatteranno il 2 ottobre e proseguiranno fino al 31 marzo, nel periodo cioè più a rischio a causa dei fattori climatici. Comuni e Province dovranno stabilire forme di coordinamento, in modo da rendere omogenee le modalità di intervento e contenere i disagi ai cittadini e agli operatori economici.
Inoltre si impegneranno a potenziare il trasporto pubblico, a riorganizzare il sistema della distribuzione delle merci e ad acquistare solo mezzi eco compatibili ponendo anche nelle gare di appalto tale vincolo alle aziende che svolgono il trasporto merci e l´erogazione di servizi.
Dal 2005 sarà vietata la circolazione dei veicoli e dei motorini non catalizzati e l´utilizzo negli impianti termici dell´olio combustibile. Adozione e revoca dei provvedimenti spettano ai sindaci, alle Province il compito di adottare i piani di risanamento della qualità dell´aria mentre sarà la Conferenza dei sindaci dell´area vasta a promuovere intese attuative dell´accordo così da armonizzare le misure sul traffico. E chi non rispetterà l´accordo perderà i contributi regionali per gli interventi straordinari sulla mobilità. L´intesa sarà sottoposta a valutazioni periodiche a livello istituzionale e con le organizzazioni economiche e sociali. Una prima verifica è comunque fissata per dicembre.

Manuela Michelini – clickmobility.it

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