La domanda di mobilità è squilibrata a favore del trasporto su gomma sia per il comparto passeggeri che per quello merci Oltre 200 pagine, grafici, tabelle, percentuali: Mcc, Medio Credito
La domanda di mobilità è squilibrata a favore del trasporto su gomma sia per il comparto passeggeri che per quello merci
Oltre 200 pagine, grafici, tabelle, percentuali: Mcc, Medio Credito Centrale del gruppo bancario Capitalia, analizza il sistema trasportistico italiano dando alle stampe ´Talkin´ bout a revolution´.
La prima sezione del rapporto è dedicata a un´analisi generale dei trasporti e della qualità delle infrastrutture in Italia, con particolare riferimento alla domanda di mobilità (sia di passeggeri sia di merci), all´assetto competitivo del settore e ai più recenti interventi normativi per il rilancio degli investimenti in infrastrutture. Infine si analizza, brevemente, il tema dell´intermodalità.
La seconda sezione del rapporto, in ragione delle peculiarità associabili a ciascuna modalità in cui si articola il settore dei trasporti (aereo, ferroviario, marittimo e stradale) con caratteristiche strutturali, competitive e gestionali differenti, è dedicata ad approfondimenti settoriali specifici
nei quali si analizza:
- la consistenza e l´evoluzione della domanda di trasporto per passeggeri e merci;
- lo stato delle infrastrutture;
- l´assetto competitivo del settore;
- la struttura e le caratteristiche economico-finanziarie dei principali operatori;
- il quadro regolamentare e il regime tariffario.
In estrema sintesi, è possibile evidenziare che:
. tra il 1990 e il 2001 l´andamento del traffico totale interno ha sperimentato una dinamica crescente sia nel comparto passeggeri sia nel segmento merci, registrando tassi di variazione assoluta pari rispettivamente al 24,2% e al 20,7% e tassi di crescita medi annui del 2,0% e dell´1,7%;
. la domanda di mobilità risulta squilibrata a favore del trasporto su gomma, sia per quanto riguarda il segmento passeggeri sia per quanto riguarda il segmento merci:
? complessivamente, nel 2001, il 92,8% del traffico totale interno in termini di p-km si è svolto su gomma mentre il restante 7,2% si è distribuito tra il trasporto ferroviario (5,6%), il trasporto aereo (1,1%) e la navigazione di cabotaggio (0,5%).
? la quota dell´autotrasporto sul traffico totale interno in termini di t-Km è pari al 66,6%; tra le altre modalità, la prevalente è quella marittima (22,0%) seguita dal trasporto ferroviario (11,1%) e da una quota esigua di trasporto aereo (0,3%);
. per quanto riguarda il trasporto intermodale, tra il 1990 e il 2000, in Italia, si è registrato un aumento del traffico combinato ferro-strada (+113,8%, a tassi medi annui del 7,9%) più che proporzionale rispetto all´aumento del traffico totale di merci su ferro, con una conseguente crescita dell´incidenza del traffico combinato sul totale del traffico merci FS (dal 26,8% del 1990 in termini di tonnellate trasportate, al 42,7% del 2000). Anche la movimentazione di merci containerizzate nei porti italiani ha fatto registrare un aumento significativo: da 15,5 mln/t del 1990 a 68,8 mln/t nel 2001 (+342,3% a livello assoluto, a tassi medi annui del 14,5%);
. lo squilibrio della domanda a favore della modalità stradale – il cui impatto sull´ambiente, sulla congestione e sulla sicurezza del traffico non è sostenibile già nel breve periodo – unitamente al gap infrastrutturale che caratterizza il sistema italiano dei trasporti hanno portato alla definizione di nuovi indirizzi di politica delle infrastrutture. In particolare tra il 2001 e il 2002 sono stati varati numerosi provvedimenti normativi e documenti programmatici che mirano a rilanciare il sistema infrastrutturale e definire un assetto efficiente per i trasporti.
A tale proposito rilevano in modo particolare:
? il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica;
? la Legge n. 443/2001, c.d. ´Legge Obiettivo´;
? la Legge n. 112/2002, con la quale è stata costituita la società ´Infrastrutture S.p.A.´;
? la Legge n. 166/2002, c.d. ´Collegato Infrastrutture´.
Manuela Michelini – clickmobility.it