?´Se non interverranno rapidamente fatti nuovi nella politica regionale e in sede nazionale, la regione perderà l´appuntamento col 2015´ Sui trasporti in Sicilia i raffronti emergono al pari di una
?´Se non interverranno rapidamente fatti nuovi nella politica regionale e in sede nazionale, la regione perderà l´appuntamento col 2015´
Sui trasporti in Sicilia i raffronti emergono al pari di una folata di vento in pieno viso. Fanalino di coda, groviera, regno delle incompiute, il tutto nonostante i 5.761 milioni d´euro resi disponibili dal 2001 dai quattro accordi di programma-quadro su viabilità, ferrovie, porti e aeroporti.
Affermazioni, dure ma confortate dai dati quelle espresse da Paolo Mezzio, segretario della Cisl nell´Isola, che mette sul piatto della bilancia una denuncia ben formulata ?´a distanza di oltre due anni, soprattutto per strade e ferrovie quasi nessun progetto e´ decollato´.
E la Sicilia, con un indice di 67,9 si conferma ?´fanalino di coda´ in Italia: al 15° posto tra le regioni per dotazione d´infrastrutture, seguita da Molise (59), Basilicata (59,4), Calabria (61) e Abruzzo (66,7).
Tutti i dati della realta´ del sistema regionale dei collegamenti sono stati messi nero su bianco fra le pagine del libro bianco (?´Monitoraggio delle opere infrastrutturali nel settore dei trasporti in Sicilia´) elaborato dal Centro studi Cisl, presentato dal sindacato ieri Palermo, nella sua sede regionale.
Un centinaio di pagine in due parti redatte da Gianni La Greca, del Dipartimento trasporti del Centro studi, e corredate di schede, analisi, tabelle che analizzano dettagliatamente la rete delle infrastrutture dell´Isola distinguendo per provincia e modalita´ di trasporto: viabilita´, ferrovie, porti, aeroporti, tram, interporti. E a margine d´ogni scheda, le note del sindacato.
Per entrare nel merito emerge che il 40% di quegli 11.154 miliardi di vecchie lire impegnati da oltre due anni riguarda ?´opere in corso di realizzazione da almeno un decennio e per le quali le risorse sono state ripetutamente riciclate. Cosi´ giocando sull´effetto annuncio´.
Pertanto, rileva la Cisl, ?´se non interverranno rapidamente fatti nuovi nella politica regionale e in sede nazionale, la regione perderà l´appuntamento col 2015´ che il Piano direttore dei trasporti, approvato dall´Ars nel 2002, indicava come orizzonte temporale massimo per il decollo delle infrastrutture. Per il sindacato e´ ?´indispensabile´, soprattutto in vista dell´allargamento a Est dell´Ue e dell´avvio dell´area di libero scambio tra paesi mediterranei, il via a ?´opere che purtroppo ancora mancano di copertura finanziaria´. Cosi´, sul fronte della viabilità la tratta autostradale Modica-Gela-Agrigento-Castelvetrano; le statali Palermo-Agrigento, Agrigento-Caltanissetta, Gela-Catania, Ragusa-Catania, Trapani-Mazara del Vallo, Nord-Sud (cioe´ da Santo Stefano di Camastra a Gela).
E quanto alla Palermo-Agrigento in particolare, si tratta, rimarca Mezzio, di ?´una sorta di emblema negativo´: i 781,40 milioni necessari per la sua realizzazione sono infatti tutti da reperire. L´unico costo finora coperto e´ quello della progettazione. In pratica, commenta La Greca, ?´l´opera e´ all´inizio del percorso sebbene negli ultimi trent´anni sia stata piu´ volte programmata e finanziata, dallo Stato e dall´Ue´.
Manuela Michelini – clickmobility.it
(17-12-2003)