Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale punta alla grande rete integrata dei sistemi di trasporto collettivo Tre scelte fondamentali per il nuovo PTCP approvato ieri a maggioranza dal Consiglio provinciale.Il
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale punta alla grande rete integrata dei sistemi di trasporto collettivo
Tre scelte fondamentali per il nuovo PTCP approvato ieri a maggioranza dal Consiglio provinciale.
Il voto del Consiglio giunge dopo l´atto di ´intesa´ espresso dalla Regione Emilia Romagna sui contenuti del Piano e conclude il lungo processo di elaborazione iniziato nel luglio 2001 con il Convegno di presentazione del Manifesto politico, concluso da Romano Prodi.
Il Consiglio provinciale ha dato la conferma al nuovo Piano grazie a 19 voti favorevoli (Ds, Margherita, Comunisti Italiani, Gruppo Misto) 8 contrari (Forza Italia, An) e 2 astenuti (Rifondazione Comunista) il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
´Sono molto soddisfatto – ha spiegato il vice presidente della Provincia, Tiberio Rabboni, che ha seguito fin dall´inizio l´iter di formazione del Piano -. Siamo riusciti a far approvare il Piano prima della conclusione del mandato amministrativo, rispettando così un impegno assunto con gli elettori e con le forze economiche e sociali bolognesi. Il Piano fornisce un contributo importante a risolvere i più rilevanti problemi che affliggono la città e la provincia´.
Il Piano punta a tre scelte fondamentali:
- contrasto della dispersione insediativa sul territorio provinciale e riqualificazione del capoluogo,
- grande rete integrata dei sistemi di trasporto collettivo in sede propria
- complementarietà con la Romagna e con le sue funzioni di eccellenza. Il disegno si regge su due grandi infrastrutture: il nuovo raccordo autostradale tra A1 e A14 a nord della città, che consentirà tra l´altro di separare i traffici autostradali di attraversamento da quelli locali, e il progetto di Servizio Ferroviario Metropolitano (8 linee dotate di 82 fermate), organicamente integrato con il trasporto rapido di massa in città e in particolare con un nuovo progetto di metropolitana leggera, diverso e migliore di quello su cui si è arroccata l´attuale Amministrazione comunale.
I nuovi grandi insediamenti si concentreranno, per quanto riguarda la residenza, sui centri urbani collegati dal servizio ferroviario e dotati di scuole superiori, ospedali e altri servizi terziari, mentre per le attività industriali, commerciali e della logistica sono previsti cinque nuove aree di progetto all´esterno dell´hinterland e del nuovo raccordo autostradale.
Il Piano, inoltre, definisce sull´intero territorio provinciale una vastissima trama di ´corridoi ecologici´ e di aree di salvaguardia ambientale, riassumendo in un´unica normativa i vincoli del Piano paesistico regionale e del Piano di bacino del fiume Reno´.
´Il Piano territoriale approvato – spiega il presidente Vittorio Prodi – conferma e rafforza ulteriormente il nuovo ruolo assunto della Provincia nel governo attivo dei fattori di sviluppo dei territori metropolitani. L´unico rammarico è per il Comune di Bologna che per tutti i tre anni di lavoro sul Piano si è sistematicamente chiuso in se stesso, contrapponendosi a tutte le scelte tese a dare a Bologna la necessaria dimensione metropolitana ed internazionale che essa merita e reclama´.
Manuela Michelini – clickmobility.it
(01-04-2004)