"Siamo tutti pedoni" è anche una mostra

Bologna. Mille orme colorate hanno dato il via alla campagna “Siamo tutti pedoni”

Bologna. Mille orme colorate hanno dato il via alla campagna “Siamo tutti pedoni”

Mille orme colorate realizzate dai bambini hanno occupato la piazza, accanto ai volontari dei sindacati dei pensionati a ricordare i passi di tutti: per invitare ad una cultura del rispetto di chi si muove a piedi e fermare le tragedie che si consumano ai danni degli utenti deboli della strada  

Piazza Maggiore invasa da migliaia di orme colorate a ricordarci che “Siamo tutti pedoni”. Sono stati i bambini e le bambine delle scuole Don Milani, Grosso, Marsili, Tambroni, Villa Torchi, Panzini, Saffi ed ex Dante Alighieri, insieme ai volontari dei sindacati dei pensionati, ad animare l’iniziativa bolognese della campagna “Siamo Tutti Pedoni”, che si svolge in tutta Italia sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica.
Tracce colorate, decorate, variopinte, realizzate nelle scuole per invitare a rispettare quanti si muovono a piedi e a rendere il loro cammino piacevole, allegro e soprattutto sicuro. E far crescere la sensibilità riguardo alle tragedie e ai disagi che vivono gli utenti deboli della strada.
Altre iniziative si terranno nelle prossime settimane in tante città, da Milano a Roma, da Brescia a Barletta, passando per Crotone e Venezia.

Mentre negli altri paesi europei il pedone è sacro la sua vita in Italia non è facile. Neppure a Bologna. È nei ricordi della città la tragedia recente di via Stalingrado in cui un automobilista non si è fermato al rosso del semaforo ed ha ucciso una ragazza che stava attraversando la strada insieme ad una amica che a sua volta è rimasta ferita.

Nel decennio 2000-2009 la tragedia si è ripetuta quasi 100 volte, 10 l’anno. Quasi sempre le vittime sono persone che hanno più di 65 anni. Non è un caso. Gli anziani infatti pagano per non essere più scattanti e abili a schivare auto o moto che arrivano a tutta velocità. I feriti nello stesso periodo sono stati 3.382, più di 300 l’anno.

In strada spesso non si muore per caso o per fatalità ma innanzitutto per il mancato rispetto delle regole. Da qui la campagna “Siamo tutti pedoni” a ricordarci che i pedoni non sono “gli altri”, ma lo siamo tutti. “Siamo tutti pedoni”: a voler sottolineare che anche chi è alla guida di un’auto o di una moto tornerà prima o poi con i piedi per terra. La campagna vuole sensibilizzare, in particolare, al rispetto dei limiti di velocità, un tema cruciale per l’incolumità dei pedoni. Una persona investita a 30 km/h ha infatti il 90% di possibilità di sopravvivere, mentre se viene travolta ai 60 km/h non ha praticamente speranza.

Bimbi e volontari hanno distribuito insieme il libretto della campagna, che vede come testimonial, insieme a Piero Angela, la campionessa olimpica Alessandra Sensini e il calciatore Marco Di Vaio, Margherita Hack, il comico Vito, Luisa Amatucci, attrice nella soap opera “Un posto al Sole”, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. Il loro volto, associato ad un invito alla prudenza, compare insieme alle vignette di Vauro, Diabolik, Luporosso, Vittorio Giardino, Zaniboni, Bruno D’Alfonso, Pillinini, Giuliano, Rebori, Mausoli.

Tra i promotori della campagna, insieme alle scuole, Comune di Bologna, Centro Antartide, Osservatorio per l’Educazione Stradale e la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna, sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil, Azienda Usl di Bologna, Auser, Ancescao, Conad, Coop Adriatica, Arci, Legambiente.

Siamo tutti pedoni" è anche una mostra che si compone di 40 pannelli in forex formato 30×40 cm che possono essere facilmente allestiti nelle scuole, nelle vetrine dei negozi e in molti altri luoghi pubblici.Manu Mich. – clickmobility.it

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