Il trasporto pubblico locale tra riforma e innovazione

Primo di una serie di incontri  organizzati dall´ACI di Lecco (Commissione Traffico e Mobilità) e aperti a tutta la popolazione, si è svolto all´inizio di maggio il seminario ´Il trasporto

Primo di una serie di incontri  organizzati dall´ACI di Lecco (Commissione Traffico e Mobilità) e aperti a tutta la popolazione, si è svolto all´inizio di maggio il seminario ´Il trasporto pubblico locale tra riforma e innovazione´ che ha affrontato, fra gli altri, temi legati alla riforma del TPL in Lombardia, al conferimento di nuove funzioni agli Enti Locali e al loro ruolo di nuovi soggetti regolatori, all´apertura del mercato dei servizi di TPL a fronte della programmazione triennale e al Mobility Management.  Tali tematiche sono state illustrate con presentazioni tenute da esponenti della Commissione Traffico e Mobilità di Lecco, da esponenti della Regione Lombardia (Direzione Infrastrutture e Mobilità U.O. TPL), di Acinnova S.r.l., dell´Agenzia Mobilità e Ambiente di Milano. Nella sessione pomeridiana ha invece avuto luogo una tavola rotonda sulle prospettive del TPL e sul confronto fra vari i ruoli coinvolti che ha visto la partecipazione di esponenti dell´Unione Industriali, dell´Associazione delle Piccole Industrie, dell´Unione Commercianti, della Confesercenti, della Confartigianato, della Camera di Commercio e di Linee Lecco S.p.A.. Ruolo dell´auto e del TPI E´ emersa, da parte di tutti, l´esigenza di far recuperare all´auto il suo ruolo autentico, ben diverso da quello di sopperire all´inadeguatezza di altri vettori. La logica per lo sviluppo e il potenziamento del trasporto collettivo non può essere basata solo sul rapporto costi-benefici ma anche e soprattutto sull´importanza del suo ruolo sociale. La nuova politica urbanistica deve tendere alla creazione di centralità urbane da raccordare con il mezzo pubblico in modo da evitare che gli spostamenti verso i poli che interessano i cittadini proliferino in modo sconsiderato. Il Piano Generale dei Trasporti deve fungere da vero e proprio strumento di governo e, unito all´ampliamento del trasporto merci su ferrovia e per cabotaggio, potrebbe contribuire ad alleggerire il peso gravante sulla rete autostradale. La giornata, fortemente improntata a delineare le specificità del lecchese, ha poi consentito di analizzare l´esito del Sistema di Trasporto Pubblico Integrato introdotto nella provincia di Lecco (prima in Lombardia) nel 1998.  Le stazioni di interscambio ferro-gomma sono situate ai vertici di un triangolo virtuale che ha la città di Lecco nel suo baricentro. Gli utenti che con l´autobus pubblico raggiungono le stazioni ferroviarie utilizzano il treno per arrivare città con conseguente accorciamento dei tempi e risparmio d´energia. Per quanto riguarda il Mobility Manager, la zona lecchese, pur non avendo molte aziende con più di 300 dipendenti ma essendo caratterizzata da una moltitudine di  aree industriali frammentate e fuori dalla portata del servizio pubblico, ne sente l´esigenza in quanto figura che potrebbe coordinare i fattori specifici del territorio occupandosi non solo della mobilità produttiva ma anche della mobilità delle merci. I vantaggi per l´utenza dopo la liberalizzazione del settore Da più parti sono stati sottolineati i punti forti della liberalizzazione del settore che porterebbe vantaggi per l´utenza in termini di razionalità, efficacia e trasparenza in quanto consentirebbe di risolvere meglio sia i problemi di natura esterna che interna. Per i primi si potrebbe infatti contare su nuovi attori per il miglioramento delle infrastrutture (interporto di Bione, linea Lecco-Ballabio, nel caso specifico)  e, per i secondi, si potrebbe contare su una maggiore incisività degli operatori di settore a livello locale che subirebbero una forte spinta all´aggregazione.   Paola Pirola (clickmobility.it)

Left Menu Icon