Ottimizzare l´esistente prima dell´ok definitivo alla  legge di riforma del trasporto pubblico locale

Uno sguardo all´esistente per migliorare il futuro dei trasporti. La Sicilia riprende il cammino della riforma di settore in attesa del varo definitivo della nuova legge.
La legge di riforma del sistema del trasporto pubblico locale (T.P.L.) e regionale, predisposta dal Dipartimento Regionale Trasporti e Comunicazioni e già approvata dalla giunta regionale, è attualmente all´esame della competente Commissione dell´Assemblea regionale.

´Il disegno di legge – come sottolineano in Regione – recepisce i principi sanciti dal D. l.vo n. 422 del 1997 e dal successivo D. l.vo di adeguamento n. 400 del 1999, e in particolare prevede, nel settore, il passaggio dal regime concessionario a quello contrattuale mediante l´affidamento di servizi suddivisi in ´unità di rete´, insieme di linee di T.P.L. connesse tra loro funzionalmente ai fini di una maggiore efficienza ed economia di gestione´.

Nell´attesa dell´approvazione ufficiale del provvedimento la Regione punta  all´analisi dell´attuale sistema del trasporto pubblico per individuare gli interventi necessari ad ottimizzare il sistema stesso ed a ridisegnare il futuro assetto dei servizi tramite l´individuazione delle unità di rete che costituiranno le entità da porre  a base delle offerte nell´espletamento delle procedure concorsuali.

Un´analisi da svilupparsi attraverso uno studio articolato in tre fasi distinte:

• analisi dell´ esistente;
• progettazione dei servizi;
• strumenti per la realizzazione.

Tre punti essenziali, posti fra le finalità del Dipartimento Trasporti, rappresentato dal dirigente generale,  Giovanni Lo Bue, che ha stipulato il 9 dicembre un´apposita   convenzione con l´Università degli Studi di Palermo, Dipartimento Città e Territorio, in previsione dello sviluppo della prima fase dello studio ? ´analisi dell´esistente´ ?, per acquisire le informazioni relative alle condizioni attuali dei servizi del T.P.L. e valutare la domanda di trasporto attuale e futura.

Le informazioni raccolte consentiranno di pervenire ad una prima ipotesi di aggregazione delle linee, mettendo a punto al tempo stesso le metodologie da utilizzare nella successiva fase di definizione delle unità di rete e dei relativi servizi.

Manuela Michelini – clickmobility.it